puzzle park | un parco pubblico per tutti

puzzle park: progetto urbano e di design per la realizzazione di un nuovo parco pubblico per la comunità di Castione della Presolana

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Puzzle park è la storia di un progetto ambizioso, che si pone come traguardo quello di realizzare un parco che possa essere elemento qualificante per la collettività, basato sulle effettive necessità della popolazione e del luogo: per raggiungere gli obbiettivi preposti si è prestata particolare attenzione nello studio di connettività e percorsi, pedonali e carrabili, nell’analisi dei comportamenti dei nuovi utenti dell’area, nel rilievo di conformazioni e caratteristiche del sito di intervento, negli aspetti percettivi degli scorci panoramici, nei collegamenti al sistema parchi esistenti del territorio nonché al rispetto degli elementi naturalistici tipici del contesto.

Progettare e realizzare un parco, non significa solo dare funzione a uno spazio lasciato vuoto, ma rappresenta l’occasione per migliorare la qualità dei luoghi e favorire un miglior inserimento nel contesto del futuro intervento di edilizia residenziale da realizzare nel medesimo comparto: quindi non due interventi slegati, che non dialogano tra loro, ma parti sinergiche di un unico organismo. Le opere nel loro complesso dovranno rispondere alle contemporanee esigenze di qualità: nuovi bisogni delle famiglie, rapporto con natura, apertura verso l’esterno, collegamento ai servizi, comfort e funzionalità.

La trasformazione di un’area così vitale rappresenta l’opportunità di inserire il tassello mancante all’interno della trama urbana, che attualmente risulta incompleta e strappata, con la volontà di ri-consegnare al territorio un’importante porzione di tessuto riqualificato. Dal punto di vista concettuale e progettuale si è voluto dare permeabilità all’area e ri-aprire il suo spazio chiuso, sfruttando i punti di forza unici e peculiari del sito (viste panoramiche, vegetazione), tra cui la conformazione sinuosa del terreno.

La politica dell’intervento è di essere sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale: per far questo si sono previsti diversi espedienti come la modifica morfologica dell’area solo dove necessaria (minimizzare scavi e stravolgimenti del paesaggio), il riciclo programmato delle risorse del posto (movimenti terra, pietre, essenze) unito alla riduzione dell’impiego di risorse materiali non rinnovabili, oltre al principio di massima manutenibilità, durabilità e sostituibilità di materiali e componenti.

Materiali e soluzioni tenderanno a minimizzare l'impatto ambientale mediante sistemi eco e bio-compatibili, per lo smaltimento delle acque piovane, per il miglioramento della permeabilità delle superfici calpestabili, per un assetto viabilistico migliorato e per una ottimizzazione della struttura impiantistica, al fine di ottimizzare la compatibilità con le caratteristiche del contesto territoriale e ambientale, sia in fase di costruzione sia di gestione.

In ultimo, non certo per importanza, si è scelto di garantire e promuovere la massima accessibilità all’area, con lo scopo di realizzare un parco per tutti.

architettura del corpo

memorandum architettura del corpo: riflessioni di architettura

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L’architettura in tutte le sue sfumature, dalla dimensione urbana a quella dell’interior design, che bellinelliarchitetti si impegna a proporre e promuovere è sviluppata attorno all’idea di offrire un benessere ampio, dove gli ambienti si costruiscono su misura delle azioni che in essa si possono e si vorranno fare. Un’architettura quindi comoda, luminosa, spaziosa, aperta verso l’esterno, sana, attenta al contesto, al clima, alle stagioni e che interagisce con i suoi abitanti attraverso i sensi, per favorire un più ampio abitare.

architettura che accompagna nella vita

memorandum architettura che accompagna nella vita: riflessioni di architettura

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L’architettura in tutte le sue sfumature, dalla dimensione urbana a quella dell’interior design, che bellinelliarchitetti si impegna a proporre e promuovere è su misura, personalizzabile, flessibile per adattarsi alle varie stagioni delle persone (dai bambini agli anziani) e delle famiglie (che crescono e mutano nel tempo), per rispondere alle esigenze di oggi e domani. Un’architettura sincera, che fa risparmiare tempo e denaro nella manutenzione, nella gestione e nei consumi; un'architettura che possa essere un investimento economico.

finally at home

finally at home per casa pm: progetto d'interior per la realizzazione di un nuova abitazione unifamiliare a Sesto San Giovanni

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Finally at home, progetto d’interni realizzato per CASA PM, racconta con quelle tre semplici parole il desiderio di personalizzare e rendere propria un’abitazione appena acquistata: alla base di tutto c’è quella voglia di provare l’insieme indescrivibile di sensazioni che si hanno quando si varca la soglia di casa, quel un senso di protezione, sicurezza e quiete che raramente si può trovare altrove, quel sentirsi finalmente a casa.

Le nuove residenze di via Campari, progettate nell’ambito del recupero dell’area ex Campari, curato da Mario Botta e Giancarlo Marzorati, sono l’eccezionale l’involucro di CASA PM: gli ambienti interni si presentavano come una perfetta tabula rasa, un white cube di infinite possibilità progettuali, sul quale è stato particolarmente interessante intervenire dal punto di vista dello studio del colore e dell’illuminazione. Ogni ambiente della casa è stato analizzato nella propria composizione spaziale e distributiva, osservando attentamente le caratteristiche dell’illuminazione naturale ed artificiale, per proporre una gamma cromatica che permettesse di trasformare visivamente gli spazi con un segno distintivo.

Qui proponiamo alcune riflessioni spaziali e schizzi di progetto, nell’attesa di completare i lavori e poter finalmente dire finally at home.

slows and sounds

slows and sounds: progetto urbano e di design per la realizzazione di elementi segnaletici sonori e decorativi

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Slows and sounds non è altro che un sistema di “bande sonore” messe a punto da bellinelliarchitetti: è una composizione di strisce modulari in rilievo, non diverse da quelle che normalmente si trovano in commercio costituite da materiale plastico oppure vernice bi-componente, unite a segni grafici.

Prendendo spunto dai lavori di Urban Sound, che raccontano i suoni propri di città e paesaggi, l’obiettivo del progetto è quello di trovare un espediente per indurre il rallentamento dei veicoli, trasformando il rumore fastidioso tipico delle strisce in rilievo, in suoni piacevoli: le note musicali sono state convertite in spazi tra gli elementi in rilievo, in modo tale che dalla loro composizione, al passaggio delle ruote, si producano melodie.

I segni grafici così formati possono comunicare, indicare un punto, segnalare un momento, evidenziare e suscitare curiosità: la superficie monolitica dell’asfalto diviene come una lavagna su cui scrivere.

senti le mucche

senti le mucche: progetto urbano e di design per la realizzazione di una fontana pubblica attraverso il riutilizzo di un abbeveratoio delle mucche

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Senti le mucche è un progetto che racconta il possibile riuso e riciclo di un abbeveratoio da trasformare in fontana pubblica.

Alcune riflessioni sull’uso originario dell’abbeveratoio e sui luoghi in cui si sarebbe dovuta collocare la fontana pubblica sono alla base del progetto: la vasca è pensata per dissetare le mucche quando sono al pascolo e quindi generalmente è posizionata nel prato; il sito di installazione della fontana era in origine parte integrante di un promontorio che incorniciava un antico santuario, mentre allo stato attuale è un piazzale asfaltato di grande passaggio pedonale, punto di partenza, transito e arrivo di diverse passeggiate nel bosco.

Il progetto prevede quindi di ripristinare una porzione di quel bel promontorio a prato, collocandovi al centro la vasca/fontana: il nuovo “pascolo” fatto di erba, margherite e ghiaia, rompe l’asfalto e si riappropria del suo spazio; l’acqua viene fatta sgorgare attraverso due grandi tubolari in ferro, modellati e intersecati sulle curve di un’animale nell’atto di abbeverarsi; a completare la composizione alcuni campanacci creano l’occasione per i bambini e adulti di giocare e far rivivere i suoni del pascolo.

Il prato, l’acqua, il suono delle campane rievocano l’immagine delle mucche alpine, che non perdono occasione di osservarci con il loro sguardo buono e ascoltarci con l’orecchio attento: vecchie immagini e suoni dimenticati ricompaiono e per tutti lo spazio diventa funzione, gioco e memoria.

il nido

il nido: progetto di architettura per il restyling esterno di un'abitazione unifamiliare

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Il nido è il nome che abbiamo scelto di dare a questo intervento di sopralzo e ampliamento in facciata di un edificio esistente. Si tratta non solo di un’occasione per ripensare la casa e le azioni che in essa si svolgono, in modo da adeguarla alle nuove esigenze, al carattere e ai gusti della famiglia a cui appartiene, ma anche per mettere in atto quegli accorgimenti che consentiranno alla casa di mantenere il suo valore di mercato nel tempo.

Funzione, semplicità e ironia sono gli strumenti per risolvere le problematiche riscontrate, a partire da quelle legate all’illuminazione naturale e alla protezione dagli agenti atmosferici, fino allo studio di flussi e percorsi, all’analisi delle viste per garantire la riservatezza e permettere più azioni: accogliere, rilassarsi al sole, giocare in giardino, guardare il cielo stellato, osservare i fiori e gli alberi, ascoltare il vento e gli uccelli, respirare il profumo delle stagioni, studiare e lavorare all’aria aperta, darsi del tempo.

Quando abbiamo scelto di ispirarci all’immagine del nido, non è stato solo per collegarci all’idea della famiglia che in esso abita, ma per riprenderne le forme: è così che le falde del tetto si piegano a “becco” per accogliere meglio i raggi del sole, mentre alcuni “rami d’albero” reggono la nuova copertura e diventano, a seconda dei casi, camino esterno, pluviale, luce concentrata. Lo spazio viene dilatato in avanti ed verso l’alto per quanto concesso, trasformando i limiti in spunti di progetto.