da giorgio | ardesio

da giorgio - ristorante albergo ardesio: progetto d'interior e design per un nuovo locale adibito a caffè e ristorante ad Ardesio

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Il prossimo 7 aprile DA GIORGIO | ARDESIO inaugura bar e ristorante al piano terra, completamente rinnovati da bellinelliarchitetti.

Le peculiarità del luogo in cui sorge l’albergo, tra cui colori, materiali e paesaggi, penetrano all’interno degli ambienti. In questo modo lo spazio racconta una storia, la storia del luogo, che di riflesso è anche la storia dell’albergo, essendo esso stesso parte dello medesimo racconto. Crediamo che uno dei modi migliori per accogliere qualcuno nella propria casa, sia trasmettergli qualcosa di noi. Quando raccontiamo di noi, l’incontro diventa un interessante scambio, al termine del quale ognuno va via portandosi con sé qualcosa. L’idea di progetto si basa sull’accoglienza come pretesto per narrare la storia di questo luogo, attraverso materiali, immagini e forme, che rendono unico lo spazio e ne aumentano l’esperienza complessiva, che può scaturire dal soggiorno in albergo, dal pranzo al ristorante o dalla degustazione di un salume al bar.

casa ag

casa ag: progetto di architettura per il sopralzo e il restyling di un'abitazione unifamiliare

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CASA AG dovrebbe essere il risultato di un intervento di sopralzo e restyling di un edificio residenziale esistente a cura di bellinelliarchitetti. I materiali della tradizione vengono rivisitati in forme contemporanee, modellate su nuove esigenze e funzionalità.

Il progetto è attualmente in corso, ma da alcune simulazioni grafiche si può già avere un’idea del risultato finale.

kinderLINDE

competition KinderLINDE: progetto di architettura per la realizzazione di un edificio scolastico polifunzionale ad Aarau in Svizzera

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KinderLINDE è il racconto di un progetto sviluppato durante il concorso di idee per la progettazione di un edificio scolastico polifunzionale (asilo nido, scuola materna e doposcuola) ad uso dei bambini della comunità di Aarau Rohr nel Cantone di Argovia in Svizzera.

Il concept di progetto prende spunto da due importanti elementi presenti nell’area di intervento: da un lato i due polmoni verdi ad essa adiacenti e che la rendono cerniera di collegamento tra aree paesaggisticamente rilevanti; dall’altro un albero di tiglio presente all’interno dell’area di progetto e che possiede da sempre una valenza affettiva e simbolica per la comunità di Aarau. Da qui l’idea di innestare su una struttura ad albero il gruppo di edifici della comunità.

L’immagine dell’albero è stata scelta perché altamente rappresentativa di una molteplicità di significati: racconta la vita, il mutamento, la crescita, il nutrimento; fornisce riparo dalle intemperie e può essere inteso come corpo abitabile; è punto riferimento, orientamento e incontro; vive a lungo e assiste al susseguirsi delle generazioni. In questo caso, l’albero di tiglio rappresenta quello di cui ha bisogno la collettività per vivere, crescere e riconoscersi come comunità. Con le sue foglie a forma di cuore, il tiglio ci fa pensare all’affetto che proviamo per i nostri bambini e all’amore della comunità nel realizzare un nuovo spazio sicuro e dedicato a loro, progettato per crescere, giocare e imparare insieme, all’ombra di un grande tiglio: questo luogo è KinderLINDE, letteralmente “il tiglio dei bambini”.

Dal punto di vista architettonico, il progetto si inserisce in modo armonico nel contesto costruito, non cercando la mimesi, ma dialogando con un linguaggio che non prevarica quello esistente. La composizione dei corpi nello spazio ruota attorno ad un albero rosso, che racchiude e protegge il corpo scale principale, mentre un doppio ramo si snoda sulla copertura degli edifici, disegnandone i percorsi: il grande giardino pensile in copertura, quasi fosse una grande chioma d’albero, amplia gli spazi verdi esistenti e amplia la percezione verso il paesaggio circostante. La copertura è volutamente abitabile, per offrire uno spazio esperienziale a misura di bambino, dove sarà possibile giocare, coltivare spezie, verdure, frutti e fiori negli orti e nelle serre. Gli edifici si presentano all’esterno come due grandi gusci protettivi, che occasionalmente si rendono permeabili alla vista, sfruttando il ritmico gioco di un rivestimento in doghe di legno, che mette a portata di bambini e adulti la vista verso l’esterno. Le facciate si deformano per accogliere e proteggere gli ingressi, resi caldi con l’uso del legno, diventando occasione di gioco, seduta o insegna, mentre altrove grandi vetrate ad altezze diverse si aprono verso il sole del mattino, verso gli spazi verdi, verso il sole del pomeriggio.

Progetto realizzato in collaborazione con: studio associato cortinovis&perolari, arch. Sara Cottinelli, dott. Serena Motto, dott. Giada Luciano, Simona Belli, Jesus Rio.

SENSI-TIVE | la casa sensibile

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SENSI-TIVE | LA CASA SENSIBILE nasce con l’esigenza di sentirsi parte di un disegno più grande, che si realizza attraverso l’amplificazione delle sue sensibilità verso l’esterno, grazie al suo inserimento nel ciclo di vita dell’ambiente con sostenibilità ambientale e sociale, e delle sue sensibilità verso l’interno, verso chi la abita, grazie al suo inserimento nel ciclo di vita delle persone con benessere abitativo, sostenibilità economica e sociale. Queste qualità sono una scelta dettata dalla voglia di offrire un’architettura che accompagni nella vita, che fa vivere bene, che lascia una traccia nei rapporti tra le persone, che rappresenta uno strumento economico, non solo un costo.

SENSI-TIVE | LA CASA SENSIBILE è anche un progetto radicale per il riciclo e l’up-cycling degli edifici esistenti. L’idea di progetto si ispira alla nota ricetta francese del pain perdù, presente sotto altri nomi in ogni cultura popolare, dove il concetto di avanzo e di rifiuto non trova spazio: gli avanzi di un pasto precedente diventano nuovo cibo mischiato ad altri ingredienti. Recuperando questo stesso spirito, prende forma il progetto, nato un po’ per volta dalla stratificazione di esperienze e riflessioni, che infine hanno portato a guardare le cose da un altro punto di vista. Il progetto nasce dalla necessità di fornire ai committenti e al settore delle costruzioni una risposta innovativa, sostenibile per l’ambiente e per le persone che la abitano, accessibile, facilmente applicabile ed esportabile e con un forte potenziale di sviluppo dell’imprenditorialità locale.

La mission che incarna e fa propria SENSI-TIVE | LA CASA SENSIBILE è quella di essere un edificio sensibile ai cicli di vita delle persone e del paesaggio, venendo incontro alle esigenze dei suoi abitanti: si adatta e si può evolvere nel corso del tempo, consapevole di essere al servizio di chi lo abita, agevola e suggerisce azioni. Gli spazi si permeano di vita quotidiana: funzionalità, aggregabilità, flessibilità, accessibilità, componibilità ed accessoriabilità mirano ad un benessere generale dell’abitante per una miglior qualità della vita. Allo stesso tempo è un edificio che sente di appartenere ad un sistema più ampio, come quello degli ecosistemi urbani, e vuole contribuire in modo sostenibile minimizzando la produzione di scarti e generando azioni virtuose di rinnovamento dei cicli di vita dei materiali e delle risorse impiegati. Una sostenibilità intesa come ottimizzazione delle relazioni che esistono tra tutte le cose, che passa per la sfera economica, quella sociale e quella ambientale, coinvolgendo anche nella creazione di un unico sistema territoriale attivo e sostenibile.

il nido

il nido: progetto di architettura per il restyling esterno di un'abitazione unifamiliare

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Il nido è il nome che abbiamo scelto di dare a questo intervento di sopralzo e ampliamento in facciata di un edificio esistente. Si tratta non solo di un’occasione per ripensare la casa e le azioni che in essa si svolgono, in modo da adeguarla alle nuove esigenze, al carattere e ai gusti della famiglia a cui appartiene, ma anche per mettere in atto quegli accorgimenti che consentiranno alla casa di mantenere il suo valore di mercato nel tempo.

Funzione, semplicità e ironia sono gli strumenti per risolvere le problematiche riscontrate, a partire da quelle legate all’illuminazione naturale e alla protezione dagli agenti atmosferici, fino allo studio di flussi e percorsi, all’analisi delle viste per garantire la riservatezza e permettere più azioni: accogliere, rilassarsi al sole, giocare in giardino, guardare il cielo stellato, osservare i fiori e gli alberi, ascoltare il vento e gli uccelli, respirare il profumo delle stagioni, studiare e lavorare all’aria aperta, darsi del tempo.

Quando abbiamo scelto di ispirarci all’immagine del nido, non è stato solo per collegarci all’idea della famiglia che in esso abita, ma per riprenderne le forme: è così che le falde del tetto si piegano a “becco” per accogliere meglio i raggi del sole, mentre alcuni “rami d’albero” reggono la nuova copertura e diventano, a seconda dei casi, camino esterno, pluviale, luce concentrata. Lo spazio viene dilatato in avanti ed verso l’alto per quanto concesso, trasformando i limiti in spunti di progetto.

mi sento a casa

press: pubblicazione del progetto CASA IP sulla rivista di settore A.CASA

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Un progetto di ristrutturazione presentato in modo simpatico, decisamente originale, dove i vari passaggi dell’intervento divengono ingredienti di qualità che, ben amalgamati tra loro, danno vita ad una ricetta così ben riuscita da essere annotata nel taccuino di cucina e gelosamente conservata. Per sentirsi a casa.
Pubblicazioni: “A.CASA” (dicembre 2011).