senti le mucche

senti le mucche: progetto urbano e di design per la realizzazione di una fontana pubblica attraverso il riutilizzo di un abbeveratoio delle mucche

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Senti le mucche è un progetto che racconta il possibile riuso e riciclo di un abbeveratoio da trasformare in fontana pubblica.

Alcune riflessioni sull’uso originario dell’abbeveratoio e sui luoghi in cui si sarebbe dovuta collocare la fontana pubblica sono alla base del progetto: la vasca è pensata per dissetare le mucche quando sono al pascolo e quindi generalmente è posizionata nel prato; il sito di installazione della fontana era in origine parte integrante di un promontorio che incorniciava un antico santuario, mentre allo stato attuale è un piazzale asfaltato di grande passaggio pedonale, punto di partenza, transito e arrivo di diverse passeggiate nel bosco.

Il progetto prevede quindi di ripristinare una porzione di quel bel promontorio a prato, collocandovi al centro la vasca/fontana: il nuovo “pascolo” fatto di erba, margherite e ghiaia, rompe l’asfalto e si riappropria del suo spazio; l’acqua viene fatta sgorgare attraverso due grandi tubolari in ferro, modellati e intersecati sulle curve di un’animale nell’atto di abbeverarsi; a completare la composizione alcuni campanacci creano l’occasione per i bambini e adulti di giocare e far rivivere i suoni del pascolo.

Il prato, l’acqua, il suono delle campane rievocano l’immagine delle mucche alpine, che non perdono occasione di osservarci con il loro sguardo buono e ascoltarci con l’orecchio attento: vecchie immagini e suoni dimenticati ricompaiono e per tutti lo spazio diventa funzione, gioco e memoria.

il nido

il nido: progetto di architettura per il restyling esterno di un'abitazione unifamiliare

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Il nido è il nome che abbiamo scelto di dare a questo intervento di sopralzo e ampliamento in facciata di un edificio esistente. Si tratta non solo di un’occasione per ripensare la casa e le azioni che in essa si svolgono, in modo da adeguarla alle nuove esigenze, al carattere e ai gusti della famiglia a cui appartiene, ma anche per mettere in atto quegli accorgimenti che consentiranno alla casa di mantenere il suo valore di mercato nel tempo.

Funzione, semplicità e ironia sono gli strumenti per risolvere le problematiche riscontrate, a partire da quelle legate all’illuminazione naturale e alla protezione dagli agenti atmosferici, fino allo studio di flussi e percorsi, all’analisi delle viste per garantire la riservatezza e permettere più azioni: accogliere, rilassarsi al sole, giocare in giardino, guardare il cielo stellato, osservare i fiori e gli alberi, ascoltare il vento e gli uccelli, respirare il profumo delle stagioni, studiare e lavorare all’aria aperta, darsi del tempo.

Quando abbiamo scelto di ispirarci all’immagine del nido, non è stato solo per collegarci all’idea della famiglia che in esso abita, ma per riprenderne le forme: è così che le falde del tetto si piegano a “becco” per accogliere meglio i raggi del sole, mentre alcuni “rami d’albero” reggono la nuova copertura e diventano, a seconda dei casi, camino esterno, pluviale, luce concentrata. Lo spazio viene dilatato in avanti ed verso l’alto per quanto concesso, trasformando i limiti in spunti di progetto.